Choon Choi

Ricerca di Eugenio Furnari 

  Choon Choi è un architetto sudcoreano e docente universitario, noto per il suo contributo all'architettura contemporanea e per il suo ruolo accademico presso l'Università Nazionale di Seoul.

Formazione e Carriera Accademica

Choi ha conseguito la laurea in architettura presso l'Università Nazionale di Seoul, dove attualmente insegna e dirige il Laboratorio per la Cultura dell'Architettura. La sua attività accademica si concentra sull'intersezione tra teoria e pratica architettonica, esplorando nuove metodologie progettuali e l'influenza della cultura sull'architettura.

Choon Choi Architects

Nel 2010, Choi ha fondato lo studio Choon Choi Architects (CCA) a Seoul. Lo studio ha realizzato una vasta gamma di progetti, tra cui residenze, uffici, gallerie, musei, scuole, hotel e piani urbanistici. CCA è riconosciuto per l'approccio innovativo e la capacità di integrare elementi culturali e contestuali nei propri progetti.

Partecipazione alla Biennale di Venezia

Nel 2019, Choon Choi ha progettato l'allestimento del padiglione coreano per la 58ª Biennale d'Arte di Venezia. In occasione di questo evento, ha tenuto una conferenza intitolata "Ghastly and Inappropriate" presso il Macro Asilo di Roma, dove ha discusso le tematiche affrontate nel padiglione e il suo approccio progettuale.

Filosofia Progettuale

Choon Choi è noto per la sua capacità di integrare elementi culturali e contestuali nei suoi progetti, creando spazi che riflettono sia la tradizione che la modernità. La sua filosofia progettuale si basa sull'idea di creare architetture che rispondano alle esigenze funzionali e culturali degli utenti, mantenendo un forte legame con il contesto locale.

Riconoscimenti

Grazie al suo contributo all'architettura contemporanea, Choon Choi ha ricevuto diversi riconoscimenti e ha partecipato a numerose conferenze internazionali, condividendo la sua visione e le sue esperienze nel campo dell'architettura.

 Ho selezionato sulla base dei miei interessi alcuni dei progetti dell'Architetto coreano che mi hanno colpito maggiormente.

1. La Cucina / Myeongborang (2018, Seoul)

 

 

 Situato nel distretto di Hannam a Seoul, questo edificio combina elementi di architettura tradizionale coreana con un design moderno. I volumi sovrapposti, con tetti spioventi, creano un effetto di interconnessione tra spazi interni ed esterni. La scelta dei materiali e l’integrazione con il contesto urbano e paesaggistico rendono il progetto un esempio emblematico del dialogo tra modernità e tradizione. È con buona probabilità uno dei progetti più noti dello studio, apprezzato per l'equilibrio tra estetica contemporanea e richiami culturali.

2. Padiglione Coreano – 58ª Biennale di Venezia (2018)

 

 

Choon Choi ha progettato l'allestimento del padiglione coreano per la Biennale d'Arte di Venezia del 2019, esplorando tematiche legate all'identità e alla memoria collettiva. Il design si basa su spazi evocativi e interattivi che invitano i visitatori a riflettere sul rapporto tra cultura e architettura. Questo progetto rappresenta un punto di svolta nella sua carriera, evidenziando la sua capacità di creare esperienze sensoriali e narrative attraverso l'architettura.

3. Centro Residenziale e Culturale a Seoul

Un complesso multifunzionale che combina spazi residenziali con aree dedicate a eventi culturali e sociali. L'uso di forme pulite e materiali locali è pensato per integrarsi armoniosamente nel contesto urbano di Seoul, offrendo spazi versatili e accoglienti. È un esempio significativo del suo approccio contestuale e della sua attenzione alle esigenze funzionali e sociali degli utenti.

Elementi comuni e ricorrenti della sua architettura

Spesso utilizza legno, pietra e altri materiali locali per creare un dialogo con il contesto.

Interconnessione tra spazi: I progetti di Choi tendono a enfatizzare la fluidità tra interno ed esterno.

Dialogo tra tradizione e modernità: Molti dei suoi edifici reinterpretano elementi architettonici tradizionali coreani in chiave contemporanea.

 

  Domanda

Considerata l'attività professionale privata e quella accademica di docenza presso l'Università di Seoul,  in che modo ritiene che vadano conciliate la teoria e lo studio delle metodologie con l'attività pratica? Nella formazione di nuovi architetti quanto debbono incidere questi due aspetti?